
Mi sono perso la bellezza delle due presentatrici, la grandi mani di Gianni Morandi, la comicità scontata dei due istrioni delle iene di cui non ricordo i nomi e neanche voglio ricordare.
Mi sono perso le canzoni ... che peccato.
Mi sono perso Benigni sul cavallo bianco con la bandiera italiana a commuoversi sull'inno nazionale ... che scherziamo?
Abbiamo bisogno di questa gente noi?
Sono uscito una sera con gli amici a cena.
ho guardato alcuni film che avevo in arretrato.
Ho scritto le mie cose e letto romanzi.
Ho passato le mie serate con le persone che amo.
Non ho dato la possibilità a un qualsiasi comico strapagato di ricordarmi cosa devo sognare e quando.
Non dategliela neanche voi.
Questa sera perdetevi San Remo, domani sarete poveri uguale ma più leggeri.
2 commenti:
Il sentimento dell'attaccamento alla propria patria ed alle proprie origini,viene da dentro; si ha o non si ha; crearlo è quasi impossibile se si è ricevuta un'educazione di un certo tipo. Ricordarlo tra i mille problemi quotidiani, può servire a farci fernmare un attimo per riflettere,certamente non sarà un comico che con i suoi 45 minuti di tv ed i suoi MOLTI EURO OTTENUTI (quelli che un operaio guadagna in 10 anni di lavoro), riuscirà a convertire il popolo all'amor proprio e della patria!!!
Ma meno male che Sanremo esiste. Come esiste Chiambretti, Santoro, Emilio Fede ... Meno male che esistono. Io me li guardo tutti, magari a spezzoni, ma me li guardo, mi viene più facile che leggere. In ognuno si può trovare qualcosa di condivisibile e qualcosa di cui non si sopporta, ma meno male che si sono. Perfino Sanremo mi ha lasciato qualcosa ... un ragazzo che suona il pianoforte "da Dio" e vince la sezione giovani. Un Vecchioni emozionato, un Morandi impacciato, ma naturale, una Belem e una Canalis in gran spolvero non relegate a semplici vallettte. Un Benigni (migggggliardario in euro) che sfoggia la sua cultura, ma che purtroppo fa anche il moralista e il maestro di vita. In tutto c'è un lato positivo ... perfino l'intervista alla Bellucci (l'apoteosi dell'ovvio e del luogo comune) ha un suo perchè ... lo devo ancora trovare, ma lo troverò ... intanto mi ascolto Van de Sfross (http://it.wikipedia.org/wiki/Davide_Van_De_Sfroos)
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