lunedì 7 luglio 2025

Berretti Bianchi ... come eravamo



 

Era il 1860 e a Bologna fu decisa l'istituzione del Corpo delle Guardie Municipali, giocando con l'intelligenza artificiale ho creato il distinto collega dell'immagine sopra con indosso la sua prima divisa intento a leggere il mio umile omaggio alla nostra divisa.

165 anni di storia meritano rispetto.

Nel tempo il nostro ruolo è cambiato, seguendo spesso i diversi orientamenti politici del paese, ma l'unica cosa certa è l'impegno richiesto dalla società per la tutela della comunità.

Mi piace pensare che uno degli uomini che hanno contribuito alla crescita della nostra storia professionale avrebbe volentieri letto il mio libro per scoprire come il lavoro ha cambiato spessore diventando sempre più importante per il tessuto sociale delle nostre città.

sabato 5 luglio 2025

Un firmacopie di luglio al Pianeta


 


Per alcuni anni sono stato l'armiere del Corpo della Polizia Locale di Bologna, e se non hai mai svolto questo incarico non puoi conoscere l'importanza del ruolo e su questa vicenda un giorno forse ci scriverò un racconto.

Da me arrivavano i pensionandi a consegnare l'arma che li aveva accompagnati per tutta la carriera e mi viene in mente il fucile di Full Metal Jacket.

Da me arrivavano tutte le armi anche di chi non ce l'aveva fatta.

Ero nel mio ufficio quel giorno e arrivò Fabio.

Gli avevo risolto un problema con la pistola e voleva ringraziarmi, a ragion del vero era stato il mio capo su mia richiesta a risolvere il problema, perché alla fine lui prendeva le decisioni io ero solo un esecutivo.

Fabio non stava bene, aveva dei seri problemi di salute e non ne faceva mistero, ma era allegro, come sempre, poi io non lo conoscevo bene, ma quel giorno aveva voglia di raccontarmi i suoi guai, che erano talmente seri da rendere la mia pur complicata esistenza una passeggiata di salute.

Ricordo però cosa mi disse prima di salutarmi.

Tu continua a scrivere, avere una passione come la tua è una cosa bellissima, non lo dimenticare mai, sei fortunato.

Oggi trascorrerò alcune ore della mia vita in un centro commerciale cercando di vendere un'idea, senza scopo di lucro ma con un'insana passione a divorarmi e se non si fermerà nessuno a chiacchierare con me, ci sarà sicuramente Fabio a farmi compagnia, e con lui tutti i colleghi ai quali ho dedicato questo mio modesto omaggio.

mercoledì 2 luglio 2025

Ombre sull'acqua


 

Ombre sull'acqua, titolo originale Survivors, una mini serie firmata Netflix che si svolge in Tasmania, isola australiana dove la natura la fa da padrone.

Pur non essendo comparabile con l'ultima serie vista , Dept Q, ha uno spessore legato alla trama e alla conseguenza delle azioni che possono continuare a creare complicazioni nel tempo.

Si parla di senso di colpa, amicizie tradite, vite irrisolte.

Sullo sfondo il mare australiano e paesaggi davvero mozzafiato.

Il finale è tutt'altro che scontato e la serie è interessante anche se immagino che non avrà un seguito.

mentre soffocate nel caldo di questa estate torrida rinfrescatevi con i paesaggi australiani proposti da Netflix.

domenica 29 giugno 2025

Berretti Bianchi al Centro Nova


 

Sto meditando in merito a un progetto, un romanzo fra il nero e l'apocalittico sviluppato durante un'estate come questa, nella quale i benpensanti continuano a sostenere che va tutto bene.

Ieri ho trascorso la mia giornata alla libreria Coop del Centronova a

Villanova di Castenaso e benedetta l'aria condizionata alla faccia di Draghi quando sosteneva che noi dovevamo scegliere fra i climatizzatori e la pace, e mi scappa ancora da ridere.

Fuori era l'inferno, con 37 gradi umidi e senza speranza.

Quest'anno il caldo ha iniziato a mordere a metà giugno e al momento non si vedono prospettive di miglioramento e fare qualsiasi cosa diventa difficile e faticoso.

Al frescuccio del centro commerciale ho incontrato, come al solito amici e nuove conoscenze, è passato un ex collega mio assiduo lettore, ne ho incontrato un altro in galleria e ci siamo abbracciati come ex commilitoni anche se lui deve lavorare ancora due annetti.

Gianluca Gualducci, collega scrittore, vi ricordo il suo romanzo Il vizio del lupo, è passato per una copia

Ho incontrato Mirko Ansaloni, musicista e sempre pieno di energia, sono riuscito a incuriosire alcuni sconosciuti che si sono portati a casa i miei pulismani.

In un mondo sempre più rovente, in una città fra le più calde d'Italia e non solo, continuo a portare in giro le mie storie e con meraviglia trovo sempre qualcuno disposto ad ascoltarle.

Sabato 5 luglio 2025 sarò alla Mondadori del Pianeta dalle 10 alle 16, per chi vorrà passare anche solo per un saluto.

mercoledì 25 giugno 2025

A proposito dei fatti di Genova ... si parla di Polizia Locale


 


Come molti di voi sapranno è storia recente, si parla di colleghi di un reparto della polizia locale genovese, credo reparto Sicurezza, accusati di violenze e vessazioni nei confronti di persone fermate.

Leggo su Facebook i consueti attacchi questa volta nei confronti di quella che è stata la mia divisa per vent'anni.

Generalizzazioni, tutte le divise sono di destra e razziste, non esiste poliziotto buono e le solite minchiate.

Non entro nel merito dei fatti di Genova, se ne sta occupando la magistratura che farà il suo dovere, e non escludo affatto responsabilità, come già accaduto in passato con altre forze dell'ordine.

La mia breve riflessione riguarda l'opinione pubblica, quella che esprime purtroppo giudizi  affrettati e taglienti e giudica, condanna, spesso sulla base di un titolo, o di un articolo.

Ho lavorato vent'anni in divisa, accanto a colleghi onesti che per uno stipendio fra i più bassi d'Europa hanno dedicato passione  e sacrificato spesso la propria vita per il senso del dovere, e parlo di tutte le divise, nessuna esclusa.

Certo esistono le mele marce, in tutti i settori comprese le forze dell'ordine, ma da qui a generalizzare, ancora una volta, subito pronti a sputare sentenze su un'intera categoria ce ne vuole di coraggio.

Bisogna conoscere ciò di cui si parla, per questo motivo non mi permetterei mai di parlare male dei nostri medici o infermieri in base a casi di mala sanità, perché credo fermamente nella buona fede e nell'onestà dei più a fronte della disonestà di alcune mele marce.

Ho scritto un libro per raccontare ciò che davvero secondo me è il nostro lavoro, e continuerò a credere a quelle storie e a quegli uomini e donne che ogni giorno rischiano la pelle per tutelare anche quei leoni da tastiera sempre pronti a sputare veleno.