domenica 17 novembre 2024

Oggi ho votato


 

17 novembre 2024, oggi a casa mia c'è una nebbia antica, come si vede raramente ormai anche nella bassa più profonda, più adatta al giorno dei morti che alle elezioni regionali.

Mi sono svegliato alle 5 come al solito e alle 7,30 ero al seggio, un seggio tutto ala femminile e l'ho fatto notare suscitando una leggera ilarità.

C'è stato un tempo nel quale pensavo che le donne al potere avrebbero rappresentato un valore aggiunto, l'attuale governo mi ha fatto cambiare idea anche su questa ultima utopia.

Ma non vi dirò per chi ho votato a urne ancora aperte, vi dirò perché credo sia giusto votare per un nessuno come me.

Le mie radici non sono solo appenniniche ma soprattutto operaie.

Mio padre ha lavorato alla Weber tutta la vita e mia madre era una magliaia.

Io vengo da quella storia lì, secondo voi da che parte dovrei stare?

Non ho votato a favore, ma ho votato contro, contro chi si astiene pensando così che le cose possano cambiare, contro chi vota (una minoranza) perché dà il suo voto a chi gli permette di evadere il fisco, contro chi vuole l'astensionismo perché sono i più disperati, quelli che non credono più a nulla, che non vanno a votare.

Invece oggi è necessario votare, io ho votato per legittima difesa, per ribadire che anche se non conto nulla voglio contare uno.

In Francia sono scesi in piazza a migliaia contro un governo che voleva toccare le pensioni, in Italia gli unici a scendere in piazza sono pochi studenti male organizzati.

Io vengo da una storia diversa, dalle manifestazioni oceaniche degli anni settanta, da una politicizzazione che entrava ovunque, da un dibattito continuo, dalle lotte che ci hanno portato i diritti che adesso stanno mettendo in discussione.

Io appartengo alla minoranza degli italiani che paga le tasse e che permette ai servizi sempre più in difficoltà di funzionare.

Non importa come la pensi, ma oggi alza il culo e vai a votare.

venerdì 15 novembre 2024

i miei romanzi


 

La prossima settimana condurrò un incontro al Tincani di due ore per parlare dei miei romanzi, lo sto preparando da un mesetto, tutto gratis, perché ormai questa è la mia vita e quindi mi regalo quando posso.

Vi lascio con il video che è solo una carrellata delle slide che utilizzerò durante la conferenza.




giovedì 14 novembre 2024

I casi di Teresa Battaglia 2


 

Devo ammettere che fra le poche attrici italiane che seguo con un minimo di attenzione non rientra Elena Sofia Ricci che ha invece una sua filmografia e una presenza in televisione imponente.

La seconda stagione mi è piaciuta forse più della prima, si parla di un cold case e non vi svelo altro.

Il cast è di tutto rispetto e lei è credibile nel ruolo complesso di un commissario della polizia di stato in una città friulana Udine circondata da monti innevati.

La sensazione di essere sempre circondati dal freddo e dalle montagne è piacevole guardandosi la serie dal caldo divano di casa propria.

La protagonista ha il problema davvero notevole di una malattia cognitiva progressiva, alzheimer, che le crea non pochi problemi nella vita quotidiana e soprattutto nel lavoro.

Questo aspetto poco realistico della fiction non ne svilisce la suggestione anzi crea un'empatia con la protagonista.

Alla  fine la fiction deve emozionare e la protagonista è bravissima a condurti per mano nel suo percorso tortuoso di sopravvivenza quotidiana, mentre i ricordi l'abbandonano un pezzetto per giorno.

Su Rai play tutte le puntate.

domenica 10 novembre 2024

il giorno dell'indipendenza


 

Ho letto il giorno dell'indipendenza, secondo romanzo di Richard Ford che racconta la vita di Frank Bascombe, nel primo romanzo era un giornalista sportivo con una possibile carriera di scrittore bruciata dalla sua mancanza di volontà a perseguirla, il romanzo si intitola Sportwriter e mi ha trascinato dentro l'universo di un uomo medio americano negli anni 80 e racconta un fine settimana della sua vita.

Romanzo minimalista e ricco di approfondimenti esistenziali, alla fine mi sono sentito come lui, come Frank, uno spettatore spesso distratto della vita altrui, con una separazione dolorosa alle spalle e un rapporto difficile da gestire con i figli giovanissimi.

Nel secondo romanzo Frank diventa un agente immobiliare e si impegna anche in questo mestiere costringendo ancora una volta il lettore a entrare nella vita dei diversi personaggi, Frank nel primo romanzo aveva 38 anni e adesso ne ha 44, il suo lavoro lo costringe a interagire con i più svariati personaggi fra venditori e acquirenti potenziali in un'America, marginale, spesso povera, mediocre, realistica e durante il suo breve viaggio di lavoro importante parentesi il rapporto con il figlio maggiore un ragazzo problematico con il quale cercherà di trascorrere alcuni giorni con conseguenze drammatiche.

Frank, anti eroe per eccellenza, rappresenta il fallimento dell'uomo medio che cerca di sopravvivere in un modello sociale dove tutto sembra scorrere in superficie.

Come non immedesimarsi?

Adesso devo per forza leggere il seguito Lo stato delle cose


sabato 2 novembre 2024

Qui non è Hollywood


 Sicuramente la polemica  in merito al blocco temporaneo della serie innescata dal sindaco di Avetrana ha fatto da cassa di risonanza per queste quattro puntate appena trasmesse dalla Disney.

Ho guardato con una sorta di timore, legato alla conoscenza della turpe vicenda, la serie e devo ammettere che è impressionante la caratterizzazione dei personaggi, e la ricostruzione di luoghi e avvenimenti.

Gli attori davvero bravissimi, soprattutto quelli principali Vanessa Scalera (irriconoscibile), Paolo De Vita, Giulia Perulli, Federica Pala e tutti gli altri.

La vicenda la conoscete tutti inutile ricordarla.

La serie è avvincente e nitidissima, impietosa e nello stesso tempo realistica, rimane la consapevolezza dell'orrore dettato dalla profonda ignoranza, dalla infelicità esistenziale, dall'emarginazione di tanti luoghi italiani ai confini di qualsiasi possibilità di riscatto.

La consiglio agli amanti della cronaca peggiore, quella che non ha spiragli di speranza o  resurrezione.