Ho appena concluso la visione di Adolescence, mini serie inglese, 4 puntate serrate e ingombranti che sicuramente avranno diviso il pubblico.
Narra le vicende di un omicidio nel quale viene accusato un adolescente, indagato per avere massacrato a coltellate una coetanea.
Fatti di cronaca analoghi sono davvero avvenuti anche nel nostro paese, quindi niente di romanzesco.
L'esperimento interessante è quello di calarsi all'interno della situazione osservandola da vicino, con un sapiente uso della macchina da presa, le inquadrature, i tempi, i dialoghi.
Ogni puntata ha una sua peculiarità, la terza forse è la più intensa con il colloquio fra il presunto omicida e una psicologa assunta dalla difesa.
L'ultima è la più pesante e forse noiosa, ma in ogni caso necessaria per entrare nelle dinamiche familiari di una famiglia devastata dalla scoperta di avere un figlio omicida.
Prodotto di un livello elevato, in Italia non esiste, a livello seriale, una tale attenzione all'approfondimento dei personaggi, e non esiste un analogo livello qualitativo.
Ci sarebbe un discorso da fare su adolescenza, diritto penale e garantismo, ma non voglio addentrarmi in un percorso spinoso, troverete alcune considerazioni personali nel video che allego.
Su Netflix
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